Review: Gli indifferenti

Gli indifferenti Gli indifferenti by Alberto Moravia
My rating: 3 of 5 stars

Notevole ma detestabile 

Non mi è piaciuta la storia, ma mi è piaciuto lo stile di scrittura. I personaggi sono insopportabili proprio perché sono credibili; sono stati costruiti in modo impeccabile, al punto che sembra di vederli interagire tra loro come se fossimo al teatro. Ho trovato questo libro molto teatrale, quasi come una bozza di copione pronta per essere sviluppata da uno sceneggiatore. Mi è sembrato anche molto spontaneo, poco meditato e quindi genuino, come quei romanzi che nascono dalla necessità di scrivere senza nemmeno sapere perché.

Ho scoperto che lo ha scritto a 18 anni e si sente. Per quanto mi riguarda, non posso definirlo un capolavoro, ci vedo tutta l'inesperienza di uno scrittore diciottenne. Sicuramente, è una grande idea che ha sviluppato principalmente dal suo modo di vivere. Da quello che leggo su Wikipedia, sembra che abbia criticato la borghesia senza volerlo, descrivendo semplicemente l'ambiente in cui viveva. Quindi, non c'è una vera e propria ribellione. Non la considero un'opera geniale, ma è sicuramente notevole per il modo in cui l'intera vicenda è presentata, che è indubbiamente affascinante.

I personaggi sono ben definiti: donne patetiche che ruotano attorno a un uomo forte e a uno debole. Ho apprezzato molto avere così pochi personaggi in scena, che ci permettono di osservare un'interazione interessante, morbosa, claustrofobica, disperata e stanca. I personaggi sembrano persone reali che potremmo incontrare oggi. Nonostante siano passati quasi 100 anni e alcuni comportamenti siano cambiati, gli stereotipi presentati persistono. Un uomo che vede le donne solo come oggetti da usare, le donne che dipendono dai propri amanti senza riconoscere la loro vera mancanza di sentimenti, e l'incapacità di tutti di provare emozioni, che porta all'indifferenza generale per tutto, quella del titolo.

Piuttosto che "Indifferenti", avrei intitolato il libro "Ipocriti", perché i personaggi si comportano sempre in modo falso, dicono una cosa e ne pensano un'altra, non sono mai onesti e mancano di rispetto. Il libro è pieno di pensieri, a mio avviso troppi. Ci sono momenti in cui i personaggi si perdono in pensieri astratti e immaginano il futuro del loro racconto. Credo che queste parti siano leggermente pesanti.

Un'altra peculiarità del romanzo è la descrizione delle luci, delle ombre e degli ambienti. Si fa costante riferimento a come luce e ombra svolgono un ruolo fondamentale nella scena. Talvolta, però, questa descrizione può sembrare eccessiva, perdendosi in troppi dettagli. Tuttavia, proprio questo stile di scrittura offre una visione chiara. Non solo sappiamo come si muovono i personaggi, ma osserviamo anche il loro mondo.

I personaggi, tuttavia, rimangono insopportabili, sono troppo superficiali. Non mi aspetto di trovare degli eroi, ma nemmeno dei personaggi così insignificanti ai quali non riesco ad affezionarmi. Sono ben costruiti, descritti in modo impeccabile, ma rimangono insopportabili. La trama non mi coinvolge. Vediamo come i personaggi interagiscono e come si lasciano manipolare da questo uomo detestabile. Sembrano accontentarsi di ciò che hanno, rimanendo indifferenti ai propri bisogni emotivi, alla ricerca di qualcosa di più. Perciò, il loro comportamento è piatto. Ognuno rimane lo stesso, dall'inizio alla fine, anzi, peggiorano.

In conclusione, nonostante la trama non mi sia piaciuta, non ho potuto fare a meno di leggere questo libro con interesse e coinvolgimento. L'autore ha saputo scrivere una storia, che per me non è molto allettante, in modo professionale e degno di nota, sebbene non geniale.

Citazioni:

‘tra poco… arrivederci per sempre…’ si ripeté con una gioia triste e nervosa e fece un gesto di saluto da quel suo letto agli oggetti circostanti,
Pagina 58

io sono buona con tutti, a tutti trovo delle qualità, non farei male a una mosca, ma quella donna lì, non la posso soffrire…”
Pagina 79

questa strada piovosa era la sua vita stessa, percorsa senza fede e senza entusiasmo, con gli occhi affascinati dagli splendori fallaci delle pubblicità luminose,
Pagina 141 

Il ragazzo si rifugiò presso la finestra: la pioggia cadeva ancora, se ne udiva il fruscìo sulle imposte e sugli alberi del giardino; pioveva tranquillamente, sulle ville, per le strade vuote. Molta gente doveva ascoltare come lui, dietro i vetri chiusi, col cuore pieno dell’istessa angoscia, volgendo le spalle alla calda intimità delle stanze:
Pagina 178

‘Tutto qui diviene comico, falso; non c’è sincerità… io non ero fatto per questa vita’.
Pagina 178

Le parve di non attribuire alla sua fuga tutta la triste e vergognosa importanza che altri al suo posto le avrebbero dato;
Pagina 187

ma dentro questa effimera vigoria fluiva un disagio intollerabile che la fiaccava e le faceva desiderare di chiudere gli occhi, piegare le braccia in croce e rovesciarsi nell’oscurità di un sonno nero e profondo.
Pagina 234 

tu non ami quest’uomo, io non lo odio… eppure ne abbiamo fatto il centro delle nostre azioni opposte…”
Pagina 318 

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