Review: Romolo il Grande: Una commedia storica che non si attiene alla storia in quattro atti

Romolo il Grande: Una commedia storica che non si attiene alla storia in quattro atti Romolo il Grande: Una commedia storica che non si attiene alla storia in quattro atti by DURRENMATT Friedrich -
My rating: 1 of 5 stars

Troppo difficile

hermio

Immaginavo che fosse così. Ho già letto altri quattro libri di questo autore (Minotauro, La Panne, La Morte della Pizia, La Promessa) e ho avuto difficoltà solo con "La Morte della Pizia" perché l'autore ha basato la sua storia sulla mitologia e c'erano così tanti riferimenti ad essa che, non conoscendola, ho dovuto approfondire e colmare le mie lacune per capire pienamente ciò che stavo leggendo.

Anche in questo caso, l'autore manifesta il suo genio utilizzando la sua conoscenza della storia per creare una trama sua, diversa eppure (forse) simile all'originale. Potrebbe essere considerato come una parodia? L'autore presenta una scena storica in modo spiritoso, dimostrando una profonda conoscenza del soggetto. Questa comprensione di base mi manca, dato il mio limitato sapere. Nonostante abbia fatto numerose ricerche per la Pizia, non sono riuscita a fare lo stesso qui, sarebbe stato troppo. Non posso dedicarmi a leggere l'intera storia di Roma solo perché l'autore sfoggia in questo lavoro quella completa comprensione storica, che mi è sempre mancata. Di conseguenza, molti dettagli mi sono sfuggiti, direi quasi tutti.

L'umorismo generale e la presentazione comica dei personaggi mi hanno divertito. Tuttavia, per il resto, mi sono sentita inadeguata. Anche in questo caso, ritengo che un libro dovrebbe essere accessibile anche a chi non ha studiato, perché dovrebbe contenere tutto quello che serve per capirlo dentro di sé. Tuttavia, per godersi appieno la storia proposta, che è divertente, è necessario avere molte conoscenze.

Ancora una volta, sono rimasta stupita di come quest'autore riesca a utilizzare la sua conoscenza per creare storie geniali. Il fatto che non abbia compreso completamente la trama non significa che non ne riconosca la grandezza. Inoltre, è scritto in modo così fluido da rendere la lettura piacevole. L’avrei solo trovata più coinvolgente se avessi conosciuto i fatti di base su cui questa trama è stata costruita.

L'opera si suddivide in quattro atti, come un copione, e fluisce tra diverse emozioni, evolvendosi nel corso della trama che alterna elementi di commedia e tragedia. I primi due atti sono comici, con l'imperatore Romolo che si dimostra un burlone, soprattutto per la sua passione per le galline alle quali attribuisce nomi di personaggi storici precedenti, di cui non ho conoscenza è ciò non mi ha permesso di apprezzare appieno l'ingegno dello scrittore. Dal terzo atto, l'opera cambia: Romolo si rivela diverso da come sembrava, e lo scrittore lo fa parlare per lui, attribuendogli anche parole moderne e una critica velata alla guerra. Queste sono le parti che mi sono piaciute meno. Nonostante non capissi completamente l'opera, la trovavo all’inizio abbastanza divertente, anche se la commedia non è il mio genere preferito. Tuttavia, la pesantezza politica e storica introdotta nel terzo atto ha reso l'opera più difficile da digerire.

Il quarto atto rappresenta la degna conclusione di quanto costruito dallo scrittore nei primi tre atti. La perdita di divertimento derivante dai numerosi concetti e opinioni trasmessi attraverso i dialoghi ha reso questo atto noioso.

Non voglio sminuire Dürrenmatt. Come con "La morte della Pizia", la sua intelligenza, vasta cultura e capacità di ricostruire eventi storici per trasmettere messaggi attuali sono evidenti anche qui. Alla fine, lascia una nota in cui sottolinea quanto lavoro sia richiesto per scrivere con apparente facilità. Non ho dubbi su questo, ma per me è stato difficile leggerlo dato il mio rapporto ostico con la storia. La mia ignoranza mi ha impedito di comprenderlo. Con l'altro romanzo ho fatto molte ricerche sui miti, ma qui non avevo voglia di studiare la storia. E poi le galline! Anche se presentate in modo spiritoso, non mi piace vedere un cuoco che prende le galline dal pollaio per cucinarle, anche se devo ammettere che la situazione di Romolo che alleva pollame è davvero divertente, anche per me.

Impara a vincerla, la tua paura. È l'unica arte che ci possa servire in tempi come questi, quella di guardare senza paura la realtà negli occhi e di fare senza paura ciò che è giusto.
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