Review: Topolino n. 3578

Topolino n. 3578 Topolino n. 3578 by Walt Disney Company
My rating: 3 of 5 stars

Poteva andare peggio

hermio


Per quanto riguarda le storie, poteva andare peggio. Quella di cui tanto hanno fatto clamore nel numero precedente (Topolino e l’isola che non c’è) inizia bene ma è troppo prolissa e si smonta alla fine. Poi ce ne sono due tendenti al classico (Sveglia Paperino e Zio Paperone e la…) anche se ognuna ha qualche pecca. C’è pure una storia per quelli dell’asilo, ridicola.

La tipa delle vignette fa sempre il solito sarcasmo, forse sulla sua vita. Il tipo del muro di parole parla di storie di questo numero e del passato, noioso.

Non capisco perché ancora devono metterci questa agenda della settimana… Ma certo, perché riescono a mettere quasi 10 pubblicità in una sola pagina! Poi arriva l’intervista che nessuno ha voglia di leggere, la definiscono cultura pop ma effettivamente è solo noia infinita e mancanza di idee. Hanno la fissa dei giochi di ruolo ma che senso ha parlarne? O ci giochi o non ci giochi. Quattro pagine sprecate.

Quattro pagine per il tutorial di Paperone, su questo non c’è proprio niente da dire, continuate così e non metteteci le interviste per favore. Poi sette pagine per il nuovo film di Insideout… Va bene perché tanto si tratta della Disney.

Quando pensavamo di averla scampata ecco che buttano alla rinfusa stupidi giochi e barzellette idiote e inoltre ancora e ancora a parlare della storia che leggeremo la settimana prossima. Ma se ora stiamo leggendo questo Topolino chi se ne frega del prossimo.

Infine una storia monopagina su Gambadilegno… Bruttina ma sempre meglio del maggiordomo moralista.

1
TOPOLINO E L’ISOLA CHE NON C’È - due parti

Ancora non riesco a capire perché dividere una storia in tante parti, addirittura in questo caso hanno intenzione di farne cinque, e metterne in un numero un paio poi presumo che ce ne saranno altre due nel prossimo e un’altra in un terzo o forse vogliono farla ancora più lunga e spalmare tutta questa roba in più mesi. Il problema di questa storia è che la fanno lunga, per fare queste due parti si sono dilungati troppo quando in realtà non hanno detto molto. Era cominciata molto bene, bei disegni, un’idea abbastanza originale (anche se tutti pensano a Lost) e anche una certa curiosità di capire come sarebbe andata a finire… Ma alla fine quando hanno tirato fuori l’idea delle pietre che fanno scomparire l’isola tutto si è afflosciato, l’idea non è interessante, non c’è niente di originale, niente di geniale e anche il fatto di voler spiegare scientificamente una cosa che non esiste la rende noiosa. Forse era meglio che invece di allungarla così tanto gli davano un senso un po’ più corposo. Peccato.

2
SVEGLIA, PAPERINO!

Come storia è carina, la trama è abbastanza classica… L’unica grande pecca è tutta quella parte dei social, con i nomi scimmiottati dei soliti Facebook, YouTube e Instagram… Parodie talmente brutte che io non riesco a capire perché c’è bisogno di mettercele. Se tutti usano i social (c’è sempre qualcuno che non li usa, io per esempio) perché anche i paperi devono farlo? Sono brutti e ridicoli, proprio come la gente zombie davanti a quei dispositivi.

3
PAPERINO E PAPEROGA SPACE TEAM - UNA PICCOLA INCOMPRENSIONE

Eccoci con lo spazio dedicato ai bambini dell’asilo. Una trama infantile. Ma se avete la necessità di fare queste storielle dovreste fare un Topolino baby perché per tutta l’altra gente, anche quelli delle elementari, non è che va tanto bene… Questa è proprio da zero a tre anni…

4
ZIO PAPERONE E LA GIOCODENARITE CONTESA

Questa storia ha un che di artistico, mi è piaciuta. L’unica cosa che mi sento di criticare… No ce ne sono più di una. La più grave è il titolo con quella parola (giocodenarite) che si sono inventati che non si legge, non ha senso e soprattutto non serve a niente. Poi per quanto riguarda i disegni il tratto è un po’ troppo pesante, i contorni troppo marcati appesantiscono il tutto. Però questo non vuol dire che sono mal disegnati. Anzi ho trovato delle geniali scritte come per esempio un "Dling" della cassa di Paperone scritto con lo stesso stile di Walt Disney e l’insegna del negozio di Famedoro con sotto la scritta "di tutto di più" scritto con lo stesso stile di Topolino. Ingegnoso. La trama si sviluppa in modo interessante, classico e divertente purtroppo però alla fine c’è stata la malsana necessità di metterci una morale: "L’importante è restare sempre se stessi". Perché? Perché dire queste cose così scontate? Un vero peccato. Nonostante tutto resta la storia migliore del numero, complimenti.

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