Review: It ends with us. Siamo noi a dire basta

It ends with us. Siamo noi a dire basta It ends with us. Siamo noi a dire basta by Colleen Hoover
My rating: 1 of 5 stars

Patetico

hermio

Patetico. Ma è quello che mi aspettavo: titolo inglese, libro della biblioteca consumato perché letto da molte persone, film nelle sale. Aveva tutte le carte in regola per essere un classico libretto da quattro soldi per lettori senza pretese e soprattutto in grado di far guadagnare alla scrittrice un mucchio di soldi: fenomeno di marketing.

Dalla dedica iniziale si capisce subito di cosa parlerà il libro e infatti è proprio così. La dedica è a un padre malefico che maltrattava la madre e nella storia ci sono un padre malefico e un marito malefico, anzi due padri e due mariti malefici.

Si parla in prima persona in modo molto semplice e diretto ma irritante, la protagonista, Lily, risulta subito indigesta e antipatica.

Lily incontra per caso un tipo fantastico bellissimo, che dice subito una cazzata: "Le persone cattive non esistono. Siamo semplicemente persone che a volte fanno cose cattive" (pagina 15). Questo sarà il mantra del libro, preso come una verità sacra quando in realtà non è assolutamente vero. Può andare bene per le persone normali ma non per tutti, i "cattivi" esistono e basta guardarsi intorno.

Nel libro si susseguono tantissime casualità, anche nel passato che viene spesso riportato in una maniera noiosa, attraverso pagine di diario rilette, che come se non bastasse non sono semplici pagine di diario ma finte lettere scritte a un personaggio televisivo qui sconosciuto.

Lily a 15 anni viveva in una casa e vicino ci è andato ad abitare un senzatetto che per caso era bellissimo e lei lo ha aiutato come una buona samaritana. Lui è un senzatetto però è bravo perché lei non ha neanche 16 anni e lui prima di stare con lei aspetta che compia gli anni! Fa ridere…

A Lily succede tutto così per caso, sta in un luogo e arriva uno bello che le piace.

Ma non è finita qui. Apre un negozio di fiori e non appena ha le chiavi del locale arriva una e per caso le dice "ti aiuto io senza chiedere soldi". Oh e guarda caso è la sorella del protagonista maschile. Uno si chiede se Lily abita nel paese della cuccagna eppure dice di stare a Boston.

Poi per caso si fa male e incontra di nuovo il belloccio che voilà è proprio un dottore.

Insomma per farla breve succede tutto per caso, Lily non fa niente e le cade tutto addosso, è super fortunata e quindi per niente credibile.

Purtroppo la storia si trascina diventando sempre meno realistica.

I personaggi sono tutti deboli, non ce n'è uno che sia approfondito, sono tutti così schematici che è impossibile affezionarsi a loro, non si riesce a prenderli sul serio. Persino quella che abitava con Lily se ne va improvvisamente e le lascia la casa libera per stare con lui. La sorella del belloccio è ricca, lui è ricco, non ci sono problemi di sorta, gente che non fa niente dalla mattina alla sera e lavora tanto per fare qualcosa, gli va tutto bene, una storia senza un motore.

I dialoghi sono sempre gli stessi tra i vari personaggi, sono banali, frivoli e noiosi, allucinanti per quanto artefatti. Immaginarsi delle scene in cui la gente parla così fa ridere, voglio vedere che cosa hanno combinato nel film ma di sicuro non vado al cinema a guardarlo.

Quando il protagonista si rivela un violento si ha forse un miglioramento ma è solo un abbaglio. La storia non decolla, precipita pagina dopo pagina, situazioni semplici che cercano di trattare temi pesanti in modo distaccato e con tonalità scherzose e facilone.

Il problema è che queste esperienze di vita, come il maltrattamento di una donna da parte del marito, devono essere vissute in prima persona per essere raccontate in modo credibile, a meno che non si sia uno scrittore eccellente che riesca ad immedesimarsi, ma non è proprio questo il caso. La scrittrice sin dall'inizio ci dice con la sua dedica che la madre è stata maltrattata dal marito ovvero dal padre della scrittrice. Dunque perché la scrittrice non ha impersonato se stessa sviluppando quello che lei ha vissuto invece di trasformarlo ammorbidendolo e rendendolo scialbo, insipido e ridicolo? Avrebbe potuto far presente a tutti cosa vuol dire dal suo punto di vista. Sarebbe stata una sorta di capacità di sfruttare una brutta esperienza per fare qualcosa di buono. Non è riuscita a fingere di trovarsi in una situazione tale, soprattutto a risolverla in così breve tempo e con uno schiocco di dita.

Insomma un'occasione per fare un libro magari originale sprecata per farne uno banalissimo. Perché non c'è niente di peggio di un libro che cerca di essere importante e invece risulta patetico come questo.

Altra cosa assurda è che i tempi sono stati tutti forzati, è una storia dalle tempistiche impossibili: Lily conosce questo tipo, si accorge subito che è violento e poi senza nessun motivo apparente lo sposa e ci fa anche un figlio, a 24 anni, neanche fosse stata una di quarant'anni che aveva la necessità di metter su subito famiglia. Queste cose succedono quando i personaggi non vengono costruiti per bene ma vengono solo abbozzati.

Poi tutti quei piagnistei tra donne, queste donne che si mettono a piangere, frignano, stile soap opera. Delle situazioni così ridicole che erano difficili da leggere.

Alla fine la scrittrice si prende un paio di pagine per raccontarci la storia vera e io qui ho trovato proprio conferma di tutto quello che ho pensato e che ho scritto sopra. Se avesse sviluppato quello che ha scritto nella nota, per spiegarci perché ha inventato questa trama, avrebbe fatto non dico un capolavoro ma qualcosa che sarebbe risultato più vero, più sentito perché qui non ci sono sentimenti. Ha perso l'occasione di dire la sua su un tema che ha affrontato ma alla fine cosa fa? Dice addirittura che il padre, quello che ha trattato male la madre, ti voglio bene eccetera eccetera. Insomma, proprio come nei film americani, anche in questa nota sono tutti baci e abbracci. Neanche lì si è riusciti a dare un tono alla tragicità dell'evento che viene preso in modo molto facile, come se fosse semplice da risolvere.

Non ha neanche ringraziato i lettori ma ha ringraziato il padre malefico e quindi con questo libro finisce la mia esperienza con questa scrittrice. Addio.

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