Review: Topolino n. 3591


Topolino n. 3591 by Walt Disney Company
My rating: 1 of 5 stars

hermio

Niente da fare

La vignetta iniziale, con mia grande sorpresa, è meglio di sempre. Il capo, con la sua omelia, ci informa che ha paura del confronto con i grandi classici del passato. Ha paura ed è giusto così, però da questa paura dovrebbe nascere anche la consapevolezza che deve cambiare rotta con le storie che ci presenta ogni settimana in questo grande giornale che un tempo era un fantastico scrigno di sogni e ora è solo il riflesso di una società patetica e noiosa. È giusto temere il confronto con le grandi storie del passato, ma questa paura deve fungere da stimolo per migliorare e non per dire "loro sono meglio e io faccio una schifezza". In questo numero, per esempio, delle quattro storie che c'erano, una era carina, la prima quella con Topolino; quella con Minnie e la moda è prolissa, noiosa, senza senso, con contenuti vuoti. Inoltre, è divisa in due parti dopo che ce ne erano state date altre due la settimana scorsa e ce ne vogliono dare due anche la settimana prossima: non si arriva mai alla fine di niente. La mitologia papera trita e ritrita sempre la solita roba. Poi c’è una storia con Paperone che sembra che va all'asilo nido. Sempre questa necessità di rendere tutto infantile, perché? Una volta Topolino andava bene per adulti e piccoli, ora non si sa per chi va bene. Rimangono i lettori fedeli e la tradizione di leggerlo. Non c'è altro tranne quelle solite insulse rubriche. Poi sempre con questa necessità di salire in cattedra e voler insegnare a tutti i costi. Perché ci dovete propinare che cosa significa la parola "aborrire"? Voi la usate, se uno non la sa la va a cercare nel vocabolario. Poi a spiegare anche la mitologia. Che palle. E sempre quei giochi e quelle barzellette brutte… Vi salvate con i tutorial per i disegni, ma spesso sono troppo sbrigativi e dunque inutili. Vediamo ora le storie nel dettaglio (quella roba che bisogna risolvere un caso con Basettoni io non la considero una storia).

1
TOPOLINO E IL RITORNO DEGLI ACCHIAPPAFANTASMI

Questa non è male: trama lineare, pulita e divertente. Bei disegni, Topolino e Pippo si muovono bene e risolvono un caso come ai vecchi tempi. Forse il finale è un po' sbrigativo, ma c'è di peggio.

2
I cimeli raccontano - ZIO PAPERONE E LO SPAZZOLONE

Raga, scusate, ma questa storia non ha senso graficamente! Prima dite che Paperone racconta della sua giovinezza e poi lo fate vedere piccolo piccolo, peggio di Paperino quando fa le elementari? Perché dovete sempre rendere tutto così infantile? Così si fa fatica a leggerla, tanto è ridicola: Paperone sembra un poppante al tempo stesso deve partire con la nave e parla di affari? Ma dai!

Poi dalla prima parte del titolo (i cimeli raccontano) si capisce che questa potrebbe essere l'ennesima serie di storielle tutte uguali: Paperone vede una cosa e comincia a raccontare… Poi lo spazzolone? Quella è una spazzola? Quella è una scopa, uno spazzolone fa pensare a quello del cesso! Paperbrico? Insomma, come parodia non è che vi siete sprecati tanto con la fantasia, quasi che facevate prima a dire direttamente il Brico!

Insomma, un flop totale questa storia. Peccato, perché la prima era stata abbastanza carina. Questa avete fatto un casino su tutta la linea. Alla fine c'è pure una morale: "la fortuna è quella che ti sai costruire" bla-bla-bla eccetera eccetera. Ma per favore! La fortuna è la fortuna. Non diamo false speranze ai giovani lettori, c'è chi ce l'ha e chi non ce l'ha.

3
MINNI PRÊT-À-PORTER - FASHION ACADEMY - LA SCELTA (continua dal numero precedente)

Avevate detto che la parodia di Instagram (come se ce ne fosse stato bisogno farla) era Instapap, adesso dato che qui siamo a Topolinia mi fate Instatop. Quindi Instagram cambia da città a città? Ma perché non fate un favore a tutti e lasciate questo social di merda fuori da queste storie? Non c'è bisogno che se ne parli. Questa storia mette in evidenza la vuotezza di questo periodo storico: il popolo che pensa solo ai social e cerca di apparire mettendo in evidenza qualità che non ha, un mondo fatto di parole a caso e obiettivi che hanno l'unico scopo di far apparire interessante qualcuno sul web. Ed ecco la perla di saggezza: "PER SCRIVERE UN BUON ARTICOLO OCCORRE DOCUMENTARSI E VERIFICARE I FATTI, PER EVITARE ERRORI!". Non stiamo facendo un tutorial.

La trama continua ad essere patetica fino alla fine, è tanto che non giunge neanche a una conclusione.

4
LA GRANDE MITOLOGIA PAPERA - PAPERON ATHINIOS E I DONI DEGLI DEI

Brigittatalanta? Avete i vostri personaggi, lasciate perdere la mitologia, non sono favolette. Se poi dovete rendere tutto carino e simpatico, non è proprio l'ambiente giusto per fare parodie. Ancora con questa mitologia, ne avete fatte una marea, adesso basta. Vi ricordate Pollon? Quella sì che era una bella rivisitazione della mitologia. Come sempre in digitale queste storie sono tutte pixelate, bassa qualità, colori stracarichi e si punta più all'apparenza che al contenuto che è povero, per niente originale e basato su storie che non sono neanche originali.

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