Review: Topolino n. 3549

Topolino n. 3549 Topolino n. 3549 by Walt Disney Company
My rating: 1 of 5 stars

Topolino 3549: disastroso

hermio

Rimango al passo con la lettura di Topolino e recupero alcuni vecchi numeri. La vignetta e la cascata di parole iniziali lasciano sempre molto a desiderare.

Questo numero di Topolino si trasforma in una guida turistica! Topolino si riempie di informazioni turistiche inutili sulla città di Brescia, designata capitale italiana della cultura del 2023. Sei pagine dedicate a questa città, ma chi se ne importa? Ma chi le legge? Credo che tutti le saltano. Ovviamente, una storia ambientata a Brescia completa il quadro del disordine.

Altre pagine sprecate: sette pubblicità condensate in due pagine, chiamate "agenda", e cinque pagine di pubblicità per ciò che viene venduto in edicola, più cinque pagine di giochi sciocchi e barzellette squallide.

Le storie sono peggiori l'una dell'altra. Ducktopia è ormai diventata la parodia di se stessa e non si può più sopportare. La storia turistica è un format già visto per altre città. I fumetti muti sono patetici, il resto è discutibile. Un numero da dimenticare.

1
Ritorno a Ducktopia – Ep. 4 di 4: l’ultimo portale


Ho letto l'episodio tre e questa conclusione è così superficiale che qualsiasi lettore di Topolino avrebbe potuto scriverla. Ho letto già la "stagione successiva" come l'hanno chiamata alla fine del racconto e devo ammettere che le idee sono finite da un pezzo. I personaggi sono stanchi e non legano bene tra di loro. Si tratta sempre della solita storia: cercare un talismano, sistemare un portale, niente di nuovo, veramente poco interessante. La parte successiva sarà ancora peggiore, un'accozzaglia di idee prese da altre parti. In sintesi, la "prima stagione" aveva senso e doveva essere un'opera unica.

2
Minni, Pippo e il mistero del Topoldo


Ogni tanto Topolino vuole fare la guida turistica, pessima idea come sempre. Questa volta hanno deciso di fare un omaggio a Brescia con una storia che è la copia di tutte le altre che hanno come sfondo una città italiana. Le storie si svolgono sempre nello stesso modo: c'è un'opera d'arte con un indizio che porta a un altro indizio e dopo una barbosa e ripetitiva caccia al tesoro, si arriva a qualcosa di nascosto predisposto da un artista. Ma perché dovete fare le guide turistiche? Per di più, nelle vignette si spiegano tutti i monumenti di Brescia come se a qualcuno interessasse... Che noia.

3
Don’t worry Bum happy – La diva


Orribile. Bum è un personaggio detestabile, brutto da vedere e insopportabile. Non capisco perché si debba cercare la bruttezza. Questo papero con gli occhi storti e i denti fuori dal becco (sapete che il becco non ha denti, vero?) è insostenibile. La storia si definisce un muto, fumetti muti… ma nei film muti c'erano delle scritte, quindi non ha senso parlare di fumetti muti. Ovviamente la trama lascia a desiderare e non ha senso, cerca di essere divertente ma è solo patetica!

4
Topolino e gli intrusi di Iritop


Topolino e Pippo vanno dal professore Enigm, che è identico a Zapotec, e questo mostra loro un sistema di satelliti che spiano tutti. Grazie a questo sistema di spionaggio interrompono una rapina… Forse gli sceneggiatori dovrebbero fare un corso di scrittura creativa…

5
Paperino, Qui, Quo, Qua e i sensazionali ingressi dimensionali


Questa storia ha un pizzico di originalità, peccato che abbiano deciso di metterci il contorno giallo senza un motivo apparente, rendendo la lettura fastidiosa. Il problema principale di questa storia è che è troppo infantile, servirebbero trame un po’ più ricche.


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