Review: Topolino n. 3565

Topolino n. 3565 Topolino n. 3565 by Walt Disney Company
My rating: 1 of 5 stars

hermio

Questo numero deludente è stato a dir poco imbarazzante! Mi sono sorpresa di quanto in basso sia caduto Topolino questa volta. Stento a credere che... Ma vediamo cosa è successo nel dettaglio.

La vignetta iniziale cerca sempre di essere spiritosa senza riuscirci. Se solo fosse un po’ più naturale e scrivesse di cose che le interessano, forse riuscirebbe ad essere altrettanto interessante. Questa volta prende in considerazione la storia che è stata acclamata parecchio nei numeri precedenti di Topolino, quella del cosiddetto "Sole Nero".

Di questa storia ovviamente ne parla anche il capo nel muro suo di parole settimanale che non legge nessuno.

Non mancano le due pagine dedicate alle pubblicità, una per giorno. Sembra che sia impossibile liberarcene, ma a cosa serve? Solo spazi pubblicitari. Il tutorial di disegno questa volta si cimenta con Gambadilegno e ci sono quattro pagine di tutorial e tre di intervista, non si sa a chi. Ma la cosa più assurda è un'altra intervista ad un giornalista che parla di un mago e ci sono quattro pagine dedicate al giornalista più che al mago, ma non ce ne frega niente di entrambi, finitevela di volerci inculcare informazioni. Due pagine di giochi, anzi tre, buttate al vento e con grande infelicità mi rattristo nel constatare che ancora ci sono quelle detestabili, patetiche e inutili barzellette. Ho capito che ve le mandano i lettori, ma se fanno schifo glielo potete anche dire, tanto prima o poi glielo dirà qualcuno!

Prosegue anche lo spazio dedicato a quel tipo che parla di maggiordomi che si impersona in Battista, stravolgendolo completamente. L'hanno definito Battista maggiordomo esistenzialista, ma io direi che più che esistenzialista è un moralista. Basta, l'abbiamo osannato anche troppo questo tipo, che pensi al suo di maggiordomo.

Topolino deve aver perso la testa con le ultime due storie di cui poi parlerò più in dettaglio. In una sembra quasi che abbiano deciso di fare delle storie per i bambini dell'asilo nido. Ragazzi, ma state scherzando? Basta con questo paperotto, dateci Paperino e le sue storie. Poi si sono incaponiti con il padel, se non riescono a parlare di calcio ci devono inculcare anche altri sport? È solo una storia che deve introdurre un articolo di cui avremmo fatto tutti a meno. Topolino, stai andando a picco.

Adesso vediamo le storie e vediamo perché sono tanto orribili.

1
LA CIURMA DEL SOLE NERO - PROFONDO BLU


Una storia senza fine, una specie di Topolino e altri personaggi si ritrovano su una nave alla deriva nello spazio e ogni volta che tirano fuori questa storia succede sempre la stessa cosa: questa nave arriva in un pianeta, fanno dei combattimenti, risalgono sulla nave e se ne vanno. L'originalità non è certo di casa qui. Noiosa e per niente divertente. Quindi niente di che.

2
ZIO PAPERONE E LA TERRIBILE BANDA BASSOTTI - 2 episodi


Questa storia aveva ingranato abbastanza bene, perché affrontava il tema della paranoia senza comunque nominarla. I Bassotti con i loro comportamenti fanno perdere la testa a Paperone ed era stato interessante come avevano impostato il discorso. Non hanno saputo fare altro, non hanno fatto altro che ripetere sempre la stessa cosa, addirittura hanno deciso di fare questa storia doppia, cioè due episodi, quando ne bastava mezzo per dire tutto quello che hanno detto. I Bassotti fanno diventare matto Paperone e non succede altro finché lui decide di fregarsene. Tutto qua. Beh, se iniziate una storia almeno finitela e non siate così prolissi.

3
UN MAGICO MONDO ALLA FATTORIA - LA MAPPA DEL TESORO


Questa è la storia più brutta che abbia mai letto. Innanzitutto, quando cominciano a prendere come protagonista Paperino da piccolo, che lo chiamano Paperotto, c'è qualcosa di sbagliato. Paperino è una miniera di storie interessanti, basta che si muova e faccia qualcosa di divertente e viene fuori una bella storiella. Mi sapete dire chi se ne frega di quando era piccolo? Mi stupisco di chi ha ideato questa storia perché credo che avesse come target di lettori quelli che hanno almeno tre anni, ma non di più. Leggendo anche le vecchie storie di Topolino, e per vecchie intendo di parecchi anni fa, mi rendo conto di come prima le storie fossero adatte ad un pubblico anche adulto, ma non perché toccavano temi proibiti, ma perché erano costruite in modo geniale, articolato, interessante, mentre questa è veramente patetica. Paperino da piccolo gioca, basta, non c’è altro! Qui siamo veramente alla frutta, è stato difficile arrivare fino alla fine per leggerla tutta, veramente ignobile.

4
PAPERINA, PAPERINO E IL CLUB DELLA RACCHETTA


Se possibile, forse questa storia è anche peggio della precedente. Prima addirittura del titolo, Pico si mette a fare il professore in cattedra e si cimenta nella spiegazione dettagliata, per ben due pagine piene di vignette fitte di parole, delle regole del padel. Ammetto che non ci ho capito niente, più leggevo e più la mente si rifiutava di capire questo sport che non mi interessa, non mi piace e non mi sembra luogo di parlarne. La storia è banalissima e poteva essere anche adeguata al tennis, ma il vero problema è che Topolino poi si doveva mettere a parlare proprio di questo sport con un articolo che lascia tutto il tempo che trova. Come sempre, allestire una storia per fare poi un articolo rende la storia sciatta e l'articolo rimane sempre non adatto a questo giornale.

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